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mercoledì 1 novembre 2023

La complessa situazione in Israele: possibili soluzioni per il conflitto

 L'interminabile conflitto tra Israele e Palestina è una delle questioni geopolitiche più complesse e delicate al mondo, e ha causato sofferenze e divisioni per decenni. La storia della regione è costellata di violenza, negoziati infruttuosi e tensioni che sembrano non avere fine.

In questo articolo, esamineremo le radici del conflitto, le sfide che ostacolano una soluzione pacifica e alcune possibili vie per porvi fine.

Il conflitto Israelo-Palestinese ha radici profonde che risalgono al XX secolo. La fondazione dello stato di Israele nel 1948 ha portato a un'ondata di migrazioni e alla creazione di un ambiente altamente polarizzato. Le controversie territoriali, le divisioni etniche e religiose e le rivendicazioni storiche hanno alimentato tensioni da entrambe le parti.

Uno dei principali punti di contesa è il controllo della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, territori palestinesi occupati da Israele dopo la Guerra dei Sei Giorni del 1967. La comunità internazionale ha ripetutamente chiesto a Israele di ritirarsi da queste terre, ma le domande legate alla sicurezza e tutte le rivendicazioni storiche hanno reso difficile raggiungere un accordo.

Numerose sfide ostacolano la ricerca di una soluzione pacifica in Israele. Alcuni dei principali ostacoli includono:

- Disaccordi sulle frontiere: Le parti coinvolte non riescono a concordare su dove dovrebbero essere tracciate le frontiere tra Israele e futuro Stato Palestinese.

- Status di Gerusalemme: La città di Gerusalemme è sacra per ebrei, cristiani e musulmani, il che la rende una questione estremamente sensibile. Il suo status futuro è una delle principali fonti di tensione.

- Rifugiati Palestinesi: La questione dei rifugiati palestinesi è altamente divisiva. I palestinesi sostengono il diritto al ritorno, mentre Israele teme che ciò metta a rischio la demografia del paese.

- Estremismo e Terrorismo: Gruppi estremisti da entrambe le parti hanno perpetuato la violenza nel corso degli anni, rendendo difficile la costruzione di fiducia.

- Pressioni esterne: Il conflitto israelo-palestinese è diventato un'arena per le tensioni geopolitiche regionali e globali, con diversi attori che cercano di influenzare l'equilibrio di potere.

Nonostante le sfide, ci sono alcune possibili vie per porre fine al conflitto:

- Negoziazioni dirette: Il dialogo diretto tra Israele e i rappresentanti palestinesi rimane la via più promettente per una soluzione pacifica. Questo richiede la volontà di entrambe le parti di compromettersi.

- Stato Palestinese: La comunità internazionale potrebbe continuare a sostenere la creazione di uno stato palestinese indipendente , con confini negoziati e riconosciuti.

- Soluzioni condivise per Gerusalemme: Una Gerusalemme condivisa, con accesso aperto alle comunità religiose, potrebbe attenuare una delle principali fonti di tensione.

- Sostegno alla riconciliazione palestinese: Il riavvicinamento tra Fatah e Hamas, i due principali partiti palestinesi, è essenziale per una posizione negoziale più coesa.

- Coinvolgimento internazionale: La comunità internazionale, comprese le Nazioni Unite, potrebbero svolgere un ruolo di mediazione e incoraggiare il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.

I crimini ai quali stiamo assistendo in questi giorni sono atroci e non voglio entrare nel merito in questo articolo (lo farò in altri) su chi ne sta commettendo di più tra i due contendenti, ma il conflitto israelo-palestinese è un problema complesso che richiede una soluzione altrettanto complessa.

Non esiste una parola facile o una formula magica per risolvere la situazione. Tuttavia, il perseguimento della pace attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e il compromesso rimane l'unico modo per porvi fine e garantire un futuro più stabile e prospero per la regione.

Fabrizio Cantarella

sabato 9 settembre 2023

Femminicidi in Italia: Una Piaga Sociale che Richiede Azione Immediata

 La violenza contro le donne non è un problema circoscritto a una singola nazione e cultura. Tuttavia, ogni paese ha i suoi specifici modelli e problematiche in relazione a questo fenomeno, ed è fondamentale affrontarli con dati , testimonianze e analisi specifiche. In Italia, la questione dei femminicidi ha assunto connotati sempre più preoccupanti, alimentando dibattiti, proteste e richieste d'azione da parte di molte organizzazioni e cittadini.

Prima di analizzare la situazione italiana, è essenziale comprendere cosa si intende per "femminicidio" . Si tratta di un omicidio in cui la vittima è una donna e la causa è direttamente legata al suo genere. Questi omicidi possono essere il culmine di una lunga storia di abusi, violenza domestica o anche il risultato di idee patriarcali radicate.

Negli ultimi anni, l'Italia ha assistito ad un crescente numero di femminicidi. Questi atti non sono solo tragedie individuali, ma rappresentano anche il fallimento di un sistema che non riesce a proteggere le donne dalla violenza maschile. Secondo diverse statistiche, ogni due giorni una donna in Italia perde la vita per mano di un partner, ex partner o conoscenti.

Le cause dietro il femminicidio in Italia sono complesse e stratificate:

Tradizioni e cultura: In alcune aree, la cultura patriarcale è ancora molto radicata. Questo può portare visioni distorte dei ruoli di genere e giustificazioni culturali per comportamenti oppressivi o violenti.

Legislazione insufficiente: Sebbene l'Italia abbia fatto passi avanti nell'introdurre leggi che proteggono le donne dalla violenza, vi è ancora la necessità di migliorare l'efficacia di tali leggi e assicurare che siano applicate adeguatamente.

Sistema giudiziario: Ci sono stati molti casi in cui le donne che avevano segnalato abusi non sono state prese sul serio o adeguatamente protette dalle autorità.

Mancanza di sensibilizzazione: Nonostante la crescente consapevolezza sul tema, esiste ancora un diffuso stigma associato alle vittime di violenza, e molte donne hanno paura di denunciare.

Per contrastare il femminicidio in Italia, è essenziale un approccio multidimensionale. Introdurre programmi di formazione nelle scuole che trattano di relazioni sane, rispetto reciproco e consapevolezza dei segnali di pericolo.

Rafforzare le leggi esistenti e assicurare che i trasgressori siano adeguatamente puniti. Creare più centri di accoglienza e supporto per le donne vittime di violenza, offrendo loro servizi legali, psicologici e di reinserimento sociale. Inoltre bisogna condurre campagne di informazione per cambiare mentalità e combattere gli stereotipi.

In conclusione, il femminicidio in Italia è una questione urgente che richiede l'attenzione e l'azione di tutti. Attraverso una combinazione di riforme legislative, di sensibilizzazione e supporto alle vittime, l'Italia può ambire a un futuro dove ogni donna viva libera da paure e minacce.


Fabrizio Cantarella


mercoledì 30 agosto 2023

La Castrazione Chimica

 La castrazione chimica è un argomento controverso e spesso malinteso. In questo articolo cercheremo di spiegare in dettaglio cosa significa, le sue applicazioni e le domande etiche ad essa associate.

La castrazione chimica è una procedura medica in cui vengono somministrate sostanze chimiche a un individuo per sopprimere temporaneamente o in modo permanente la sua funzione sessuale. Queste sostanze possono ridurre o eliminare completamente il desiderio sessuale e la capacità di una persona di commettere atti sessuali.

Il principale utilizzo della castrazione chimica è nella gestione dei reati sessuali. Alcuni paesi la usano come opzione per i condannati per determinati reati sessuali, soprattutto quando c'è un rischio di recidiva. In questi casi, la castrazione chimica può essere offerta come alternativa alla prigionia o in combinazione con altre pene.

E' importante notare che non tutti gli stati o paesi approvano l'utilizzo di questa procedura, le leggi e le regolamentazioni variano ampiamente.

Alcuni studi suggeriscono che la castrazione chimica può ridurre significativamente il rischio che un individuo commetta nuovamente un reato sessuale e in alcuni casi può essere vista come una penalità meno severa rispetto alla prigione; Permettendo al condannato di rimanere nella società sotto supervisione e trattamento.

Le sostanze chimiche utilizzate possono avere effetti collaterali significativi, inclusa la perdita di massa muscolare, l'aumento di peso e problemi psicologici. L'obbligo di castrazione chimica solleva preoccupazioni sulla violazione dei diritti umani, sull'autonomia del corpo e sulla dignità dell'individuo. Inoltre, non tutti gli studi sono concordi sull'efficacia a lungo termine della castrazione chimica nel prevenire reati sessuali.

L'argomento della castrazione chimica è densamente intrecciato con questioni etiche e morali. Alcuni la vedono come una violazione dei diritti fondamentali, mentre altri come un mezzo necessario per proteggere la società da individui pericolosi. E' fondamentale che ogni società che consideri la castrazione chimica come opzione legale, controlli attentamente i diritti dell'individuo e la necessità di proteggere i suoi cittadini.

La castrazione chimica è un argomento complesso e polarizzante. Mentre ha potenziali vantaggi, come la riduzione del rischio di recidiva, presenta anche una serie di preoccupazioni etiche e potenziali effetti collaterali.

La decisione di utilizzare o meno la castrazione chimica dovrebbe essere presa con cura, tenendo conto sia degli interessi dell'individuo sia di quelli della società nel suo insieme. Alla luce dei fatti di cronaca recenti e sempre più ricorrenti che riguardano la violenza sessuale, io prenderei molto sul serio l'ipotesi di utilizzo di questa pratica.

Fabrizio Cantarella

domenica 27 agosto 2023

Combattere la Violenza Sessuale: Una Battaglia di Tutti

Alla luce dei gravi fatti di Palermo di questi ultimi giorni e in particolare alla violenza sessuale subita dalla ragazza da parte di un "branco" di sette esseri (non saprei come altro definirli senza scendere nel turpiloquio), voglio scrivere delle righe su questa piaga sempre più grave che attanaglia la nostra società.

 La violenza sessuale è uno dei crimini più gravi e traumatici che possono verificarsi in ogni società. Le statistiche mostrano che molte persone, prevalentemente donne ma anche uomini, sono vittime di questo crimine ogni anno. Questo fenomeno ha gravi conseguenze sia a livello individuale che sociale. Combattere la violenza sessuale non è solo una questione di giustizia, ma di rispetto per la dignità umana e per la costruzione di una società più giusta ed equa.

La violenza sessuale comprende una vasta gamma di atti non consensuali, tra cui stupro, tentato stupro, molestie sessuali e qualsiasi altro atto sessuale indesiderato. Questo tipo di violenza può verificarsi in qualsiasi contesto, sia esso familiare, lavorativo, sociale o durante un appuntamento.

Per combattere la violenza sessuale, è fondamentale iniziare dalla prevenzione. Ciò significa educare le persone sui diritti umani, sul rispetto reciproco e su cosa significa consenso. Inoltre, è essenziale promuovere una cultura che condanni la violenza sessuale e sostenga le vittime.

L'introduzione di programmi educativi nelle scuole che affrontano temi come il rispetto, il consenso e la consapevolezza di sè può aiutare a prevenire future violenze.

Le campagne pubblicitarie di sensibilizzazione possono aiutare a diffondere la consapevolezza sulla violenza sessuale, sulle sue conseguenze e come prevenirla.

Le vittime di violenza sessuale hanno bisogno di un sostegno completo. Questo include assistenza medica, psicologica e legale. Le strutture di sostegno dovrebbero essere facilmente accessibili e garantire la privacy e la sicurezza delle vittime.

Il sistema legale è sicuramente da migliorare e bisogna creare un ambiente in cui le vittime si sentono al sicuro a denunciare. Questo può includere la formazione specifica per le forze dell'ordine e il personale medico su come gestire i casi con sensibilità; Inoltre un sistema giudiziario efficiente e rapido può minimizzare l'ulteriore stress e trauma per le vittime, e servire come deterrente per i futuri aggressori.

Per scoraggiare i crimini sessuali, è essenziale avere leggi chiare e severe che puniscano gli aggressori. La rapida risposta delle autorità e un sistema giudiziario efficiente sono fondamentali per assicurare giustizia alle vittime e dissuadere potenziali aggressori.

Ogni membro della società ha un ruolo da svolgere nella lotta contro la violenza sessuale. Le comunità possono creare spazi sicuri dove le persone possono discutere apertamente di questi problemi.

Combattere la violenza sessuale è una responsabilità collettiva; La prevenzione, l'educazione e il sostegno alle vittime sono elementi chiave in questa lotta. Tutti noi dobbiamo unirci per garantire che la nostra società rifiuti e condanni questi atti e protegga le vittime. Solo attraverso sforzi congiunti possiamo sperare di sradicare la violenza sessuale e costruire un futuro sicuro per tutti.

lunedì 21 agosto 2023

I Cambiamenti Climatici Attuali e le Preoccupanti Conseguenze che Ne Derivano

 Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito a cambiamenti climatici senza precedenti che stanno avendo un impatto significativo sulla Terra. Il riscaldamento globale, causato principalmente dalle attività umane, sta generando una serie di conseguenze ecologiche, economiche e sociali che richiedono una seria attenzione e azione immediata.

Il riscaldamento globale è il risultato della concentrazione dei gas serra nell'atmosfera terrestre. Le attività industriali, il consumo di combustibili fossili, la deforestazione e altre azioni umane hanno portato a un incremento nell'emissione di CO2 e di altri gas serra. Questi gas trattenendo il calore nell'atmosfera, provocano un aumento delle temperature globali.

Uno dei segni più evidenti dei cambiamenti climatici è l'aumento delle temperature medie. Questo ha causato lo scioglimento accelerato dei ghiacciai e delle calotte polari, portando all'innalzamento del livello del mare. Questo fenomeno minaccia le coste e le popolazioni costiere, aumentando il rischio di inondazioni, erosione e perdita di habitat.

L'innalzamento della temperatura ha anche un impatto sugli ecosistemi terrestri e marini. Molti organismi non riescono a adattarsi rapidamente ai cambiamenti, portando a spostamenti delle specie e possibili estinzioni. Gli eventi climatici estremi, come uragani più intensi e ondate di calore prolungate, stanno diventando più frequenti e distruttivi.

I cambiamenti climatici hanno conseguenze dirette sull'economia e sulle comunità umane. Le perdite agricole causate da periodi di siccità o da eventi climatici estremi possono influire sulla sicurezza alimentare e aumentare i prezzi dei prodotti alimentari. I danni alle infrastrutture a causa di alluvioni e tempeste possono avere costi significativi per i governi e le imprese.

Inoltre, i cambiamenti climatici possono aumentare le diseguaglianze. Le popolazioni più vulnerabili, come i poveri e le comunità indigene, sono spesso le più colpite da eventi climatici estremi, avendo minori risorse per farne fronte. Questo può portare a una crescita dell'instabilità sociale e delle migrazioni forzate.

E' chiaro che l'umanità deve agire rapidamente per affrontare questa sfida globale. Gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra sono cruciali per limitare ulteriori cambiamenti climatici. La transizione verso fonti di energia rinnovabile, la promozione della sostenibilità nelle industrie e il miglioramento dell'efficienza energetica sono passi fondamentali.

Parallelamente, è essenziale adottare strategie di adattamento per far fronte agli impatti attuali e futuri dei cambiamenti climatici. Questo può includere la costruzione di infrastrutture resilienti, la promozione dell'agricoltura sostenibile e la pianificazione urbana che tenga conto delle sfide climatiche.

I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia reale e urgente per il pianeta e per la nostra società. E' essenziale che i governi, le imprese e i cittadini collaborino per affrontare questa sfida, adottando misure mitigative ed adattative. Solo attraverso un impegno globale possiamo sperare di preservare il nostro ambiente e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire


Fabrizio Cantarella

Presentazione del mio "primo piccolo" libro


 Bentrovati a tutti sul mio blog!

In questo breve articolo vado a presentarvi il mio "primo piccolo libro" uscito da pochi giorni su Amazon.

Introduzione: Affrontare la separazione coniugale è un percorso emotivo complesso, ma può diventare un'opportunità di rinascita personale e di crescita. Nel libro " Oltre la Separazione: Un Viaggio di Rinascita e Crescita", l'autore Fabrizio Cantarella offre un accompagnamento empatico attraverso le fasi della separazione, guidando i lettori verso una prospettiva di guarigione e forza interiore.

Esplorare le Fasi Emotive: L'autore affronta con sensibilità le diverse fasi emotive che accompagnano la separazione, dallo shock iniziale alla rabbia, al senso di colpa, alla paura e, infine, all'accettazione. Attraverso consigli pratici, i lettori scopriranno come affrontare queste emozioni in modo sano e costruttivo.

Co-genitorialità Amorevole: Un aspetto cruciale del libro è l'approccio all'affrontare la separazione coniugale quando ci sono figli coinvolti. L'autore offre saggi consigli su come costruire una relazione di co-genitorialità rispettosa e amorevole, creando un ambiente di stabilità e amore per i bambini.

Gestione delle Paure e Rinascita Personale: Uno dei punti focali del libro è l'affrontare le paure legate alla separazione e trasformarle in opportunità di crescita personale. Attraverso esercizi di mindfulness e strategie pratiche, i lettori impareranno a superare l'incertezza e a sviluppare una nuova visione di sè stessi e del proprio futuro.

Crescita Personale e Nuovi Inizi: "Oltre la Separazione" non è solo una guida alla separazione, ma anche a un nuovo inizio. L'autore incoraggia i lettori a vedere la separazione come un'opportunità per esplorare nuove strade, coltivare passioni sopite e creare una vita significativa e appagante.

Conclusioni: In un mondo in cui la separazione può essere un momento travolgente, "Oltre la Separazione: Un Viaggio di Rinascita e Crescita" si distingue per la sua empatica guida attraverso le sfide emotive e pratiche della separazione coniugale. Fabrizio Cantarella offre una mano amica a chiunque stia cercando un percorso di guarigione, crescita personale e rinascita dopo una separazione. Questo libro è una risorsa preziosa per chi vuole affrontare il cambiamento con coraggio, affetto e speranza nel proprio futuro.

Ovviamente vi invito a leggerlo e qui sotto vi lascio il link.

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Oltre la Separazione: Un viaggio di Rinascita e Crescita

venerdì 9 dicembre 2022

EUTANASIA E SUICIDIO ASSISTITO, LA DELICATA QUESTIONE DEL FINE VITA

 Bentrovati sul mio Blog,

In questo primo articolo voglio toccare un argomento molto delicato, che muove le coscienze di tutti noi ma che ci lascia anche profondamente dubbiosi su ciò che sia giusto o sbagliato.

Il mondo è pieno di pregiudizi, figuriamoci quando si parla di temi cosi delicati come la questione del proprio libero arbitrio nella scelta di come morire.

Per prima cosa va spiegato che Suicidio Assistito ed Eutanasia non sono la stessa cosa, non sono sinonimi.

 La differenza sta nel ruolo determinante che ha il personale sanitario nell'Eutanasia...Si sospendono le cure o si spengono i macchinari o ancora, si somministrano farmaci per porre fine alle condizioni della persona.

Per il Suicidio Assistito invece, il medico si limita a preparare il farmaco che la persona assume in piena autonomia per porre fine alla propria condizione.

Anche in Italia si iniziano a fare dei passi in avanti su questo tema. La corte costituzionale ha stabilito che, a determinate condizioni, l'assistenza al suicidio non è equiparabile all'istigazione al suicidio prevedendo quindi la non punibilità.

Dopo i casi di disobbedienza civile di Marco Cappato che ha accompagnato in Svizzera diverse persone per porre fine alla propria dolorosa esistenza, è di questi giorni la notizia che un altro uomo ha intrapreso questa strada.

E’ Massimiliano, 44 anni, toscano, malato di sclerosi multipla, il cui decesso in una struttura specializzata elvetica è avvenuto l’8 dicembre, annunciato dal sito dell’organismo radicale.

Ad accompagnare il paziente nel luogo scelto per darsi la morte con l’aiuto del personale addetto sono state Felicetta Maltese, 71 anni, attivista della campagna radicale per l’eutanasia legale, e la giornalista e saggista Chiara Lalli, da sempre impegnata a sostegno delle iniziative per l’autodeterminazione. Entrambe sono intenzionate ad autodenunciarsi a Firenze, dove hanno dato appuntamento ai media venerdì 9, con l’intento di dare il massimo risalto a quella che l’Associazione Coscioni definisce “disobbedienza civile”.

In realtà si tratta della violazione di una legge, quella penale che tuttora prevede dai 5 ai 12 anni di reclusione per chi aiuta un’altra persona a suicidarsi. Come noto, rispetto all’applicazione dell’articolo 580 del Codice penale (aiuto al suicidio) la Corte costituzionale aveva introdotto con la sentenza 242 del 2019 un’eccezione circoscritta ai casi di particolare gravità nei quali il paziente, capace di intendere e volere, soffre di una patologia irreversibile che gli procura una sofferenza ritenuta insopportabile: tutte circostanze che ricorrono nel caso di Massimiliano, che tuttavia non dipendeva da supporti vitali, criterio chiave introdotto dalla legge 219 del 2017 sulle Disposizioni anticipate di trattamento e ripreso dalla Consulta come condizione per poter ottenere la sospensione delle terapie anche se ciò comporta la morte, senza conseguenze penali per chi collabora.

Il nuovo caso di suicidio assistito in Svizzera pone dunque la giustizia davanti a una scelta: applicare la legge, non potendo coprire quello che resta un reato con la sentenza della Corte (che peraltro rimandava a una legge ancora non elaborata dal Parlamento, e che dunque non era da ritenere sostitutiva di un provvedimento normativo), oppure lasciare che attivisti pro-eutanasia continuino ad aiutare persone sofferenti nel loro eventuale intento suicidario accompagnandole oltre frontiera anche allo scopo di produrre il massimo effetto mediatico per conseguire la legalizzazione della morte assistita e dell'eutanasia come diritto.

Una questione giuridica ed etica delicatissima, nella quale va dunque considerata la ricerca del “caso” clinico e giudiziario da sottoporre a un’opinione pubblica cui manca un aspetto decisivo della questione: la voce di tutti i pazienti che soffrono per malattie degenerative, come la sclerosi multipla, e che chiedono disperatamente non di morire ma di poter vivere, con tutte le cure di cui hanno bisogno. Una voce che in questi giorni, nei quali il leader dell'Associazione Coscioni Marco Cappato è stato anche premiato dal Comune di Milano, solo Avvenire è sembrato interessato a raccogliere attraverso le realtà che rappresentano i malati di sclerosi multipla.

Drammatica l’ultima testimonianza di Massimiliano in un video diffuso dal sito dell’Associazione Coscioni: “Sono quasi completamente paralizzato e faccio fatica anche a parlare. Da un paio di anni siccome non ce la faccio più, questo corpo è guasto, non ce la fa più così ho iniziato a documentarmi su internet su metodi di suicidio indolore. E finalmente ho raggiunto il mio sogno. Peccato che non l'ho raggiunto in Italia, ma mi tocca andare all'estero. E questa è una cosa un po' bruttina. Perché non posso farlo qui in Italia? A casa mia, anche in un ospedale, con i parenti, gli amici, vicino che mi supportano. No, devo andarmene in Svizzera. Non mi sembra una cosa logica questa. E quindi sono costretto ad andarmene via, per andarmene via”. 

Quando una persona versa in uno stato di malattia irreversibile che produce gravi sofferenze fisiche o psicologiche, ed è tenuto in vita grazie a presidi medici in assenza dei quali andrebbe incontro, sia pure in modo lento e doloroso per sè e per i suoi cari, alla fine della propria esistenza, questa persona dovrebbe poter essere libera di porre fine alla propria condizione di vita.

La libertà è un valore di difficile identificazione, perchè la si riconosce solamente quando non c'è.

Fino a quando siamo indipendenti nelle nostre volontà, siamo liberi. Liberi di uscire, di stare seduti sul divano a guardare un film, liberi di fare le cose più semplici...

Immaginiamo ora di perdere la libertà del nostro corpo, di restare vittima di un processo per il quale la mente è viva, ma il resto non reagisce più agli stimoli. Costretti in un letto inermi, tenuti in vita senza prospettive di miglioramento.

Ognuno in questo caso dovrebbe essere libero di decidere se la qualità di vita in condizioni cosi drammatiche gli si addice o no. Ognuno, cosi come è libero di poter scegliere come vivere, dovrebbe poter scegliere come morire.

Le convinzioni religiose sospingono molto i pregiudizi sul tema, ma andrebbero messe da parte...Si tratta solo di restituire la "LIBERTA'" alle persone.


giovedì 8 dicembre 2022

IL MIO SGUARDO SUL MONDO


 

Benvenuti e bentrovati, sono Fabrizio Cantarella e in questo primo articolo, spiego brevemente il motivo della nascita di questo Blog.

Nel mese di giugno ho aperto un canale Youtube per fare dei video su una delle mie passioni, quella per l'ornitologia e l'allevamento dei volatili in genere; il canale ha preso subito piede, ottenendo dei risultanti confortanti.

Da qui nasce l'idea di fare dei video anche sulle altre mie passioni, aggiungendo però il Blog, che ritengo importante per argomentare e far arrivare meglio i pensieri, le tematiche e le opinioni.

Le altre mie passioni...Sono solito informarmi giornalmente su ciò che accade in Italia e nel Mondo attraverso testate giornalistiche e TV, quindi voglio scrivere articoli (ed elaborare poi video sul mio canale) sulla politica, attualità, cronaca, spaccato sociale, fatti storici di rilievo e spero di poter poi scambiare opinioni con voi su tutto questo.

Ciò che cercherò di fare (come da titolo di questo articolo ), sarà dare una mia opinione su ciò che ci circonda e sui temi che ci toccano da vicino.

Vi lascio dopo questa breve presentazione, ricordandovi di seguire il mio canale Youtube di cui vi posto qui il link.

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https://www.youtube.com/c/FabrizioCantarella